Sequenza degli eventi
Nel corso della campagna italiana le forze alleate si imbatterono in molteplici linee difensive create dai tedeschi. Nessuna di esse era mortale come la Linea Gustav che attraversava Cassino. Con l’aumento delle vittime e sotto il fuoco dell’artiglieria tedesca, fu presa la decisione di bombardare l’Abbazia. Qui di seguito la sequenza degli eventi che precedettero la distruzione.
-
Operazione Husky
Lo sbarco in Sicilia degli Alleati, nome in codice Operazione Husky, fu la più grande campagna della Seconda Guerra Mondiale, con la quale gli Alleati sottrassero la Sicilia al potere dell’Asse Italia e Germania Nazista. L’Operazione Husky iniziò la notte tra il 9 e il 10 luglio 1943 e terminò terminò il 17 agosto. Quest’azione diede inizio alla campagna d’Italia. -
3 Settembre 1943
Truppe e carri armati sbarcarono sotto i bombardamenti a Salerno, in vista dell’invasione dell’Italia continentale. L’invasione principale prese forza nei dintorni di Salerno il 9 settembre sulla costa occidentale, con il nome di Operazione Avalanche, mentre due operazioni parallele si svolgevano in Calabria (Operazione Baytown) e a Taranto (Operazione Slapstick.)
3 Settembre 1943
-
Autunno 1943
Mentre gli Alleati avanzavano verso Cassino, roccaforte tedesca, due ufficiali della Hermann Goring Panzer Division, il Capitano Maximilian Becker ed il Luogotenente Colonnello Julius Schlegel, proposero di trasferire i tesori di Monte Cassino al Vaticano e a Castel Sant’Angelo, sempre di proprietà del Vaticano, prima che si avvicinasse il fronte. Gli ufficiali convinsero le autorità della Chiesa ed i loro stessi superiori ad utilizzare i camion della divisione e la benzina per il viaggio. Dovettero procurarsi il materiale necessario per creare delle casse e scatole costruite dai carpentieri soldati e reclutare operai del luogo (che venivano pagati con razioni di cibo e venti sigarette al giorno). Infine organizzarono “la grande evacuazione della biblioteca e degli archivi”, un tesoro letteralmente senza prezzo.
-
Dicembre 1943
Le truppe alleate oltrepassarono molteplici linee difensive create dai tedeschi. La Winter Line consisteva in una serie di fortificazioni militari tedesche e italiane, costruite durante la Seconda Guerra Mondiale dalla Organisation Todt e sotto il comando di Albert Kesselring. Una serie di tre linee erano designate alla difesa della parte occidentale dell’Italia, e si concentravano intorno alla citta’ di Cassino, per la quale passava l’autostrada 6, che portava direttamente a Roma. La Linea Gustav attraversara l’Italia dalla foce del fiume Garigliano nel Mar Tirreno fino alla foce del fiume Sangro sul Mare Adriatico oltrepassando gli Appennini. La Linea Bernhardt e la Linea Hitler, percorrevano distanze piu’ brevi. Terminavano a Nord-Est di Cassino, dove si ricongiungevano con la Linea Gustav. La Linea Hitler si estendeva a NordOvest e la Bernhardt a Sud-Est, terminando entrambe sulle coste del Mar Tirreno.
Dicembre 1943
-
17 Gennaio 1944
Montecassino e la Linea Gustav furono attaccate 4 volte dagli Alleati, tra cui l’ultimo attacco coinvolse venti divisioni che bombardarono lungo un fronte di venti miglia.
Montecassino, la storica Abbazia sulla montagna fondata da Benedetto da Norcia nel 529 DC, dominava la sottostante città di Cassino e gli ingressi alle valli del fiume Liri e fiume Rapido.
Essendo in un’area storicamente protetta, non fu occupata dai tedeschi anche se essi cercarono posizioni strategiche a pochi passi dall’Abbazia nelle valli sottostanti. A causa di ripetuti attacchi d’artiglieria delle truppe d’assalto alleate, i capi di quet’ultime giunsero alla conclusione che l’Abbazia fosse usata dai tedeschi, almeno come punto di osservazione. La paura aumentava a causa del crescente numero di morti e anche se in mancanza di prove concrete, fu decisa la distruzione dell’Abbazia. -
15 Febbraio
15 Febbraio
-
17 Febbraio
All’alba del giorno successivo al bombardamento, molti, dei civili sopravvissuti fuggirono dalle rovine. Rimasero solo 40 persone: i sei monaci che erano sopravvissuti nelle volte profonde dell’Abbazia, il settantanovenne abate, Gregorio Diamare, tre famiglie di contadini, bambini orfani e abbandonati, i feriti a morte e i moribondi. Dopo la distruzione e nuovi attacchi e bombardamenti ad opera della 4 divisione Indiana, i monaci in grado di muoversi decisero di abbandonare la loro casa devastata alle 17:30 del 17 febbraio
-
15 Maggio
Il 15 maggio, la 78esima Divisione inglese si uní alla linea del 13esimo Corpo inglese per compiere la mossa finale di isolare Cassino dalla Valle del Liri.
15 Maggio
-
17 Maggio
Il 17 maggio, il Corpo polacco scatenò il secondo attacco a Montecassino. Sotto costanti colpi d’artiglieria e colpi di mortaio dalle fortificate posizioni dei tedeschi e con naturali coperture come protezione, il combattimento fu duro e a volte anche corpo a corpo. Consapevoli che la loro linea era minacciata dall’avanzata degli Alleati nella Valle del Liri, i tedeschi decisero di ritirarsi dalle alture di Cassino fino alle nuove posizioni difensive nella Linea Hitler.
Alle prime ore del 18 maggio la 78 esima Divisione inglese e il Corpo polacco raggiunsero la Valle del Liri a due miglia (3,2 km) ovest di Cassino. Qui, i sopravvissuti alla seconda offensiva polacca erano cosi deboli che ci volle tempo per trovare uomini abbastanza forti per risalire gli ultimi 100 metri fino alla cima. Una pattuglia polacca del 12esimo Reggimento della Cavalleria Podolica alla fine riuscí a raggiungere la vetta e ad innalzare la bandiera polacca tra le rovine. Gli unici difensori rimasti erano un gruppo di trenta tedeschi feriti che non furono in grado di fuggire. Alla fine della guerra fu costruito un cimitero polacco a Montecassino, sulla pendenza della montagna. -
18 Maggio
I tedeschi finalmente furono cacciati dalle loro posizioni, ma ad un prezzo molto alto. La conquista di Montecassino costó la vita a 55mila Alleati, mentre i tedeschi ebbero minori perdite, circa 20mila tra morti e feriti.
18 Maggio